martedì 31 agosto 2010

William Blake 

Se le porte della percezione si purificassero, ogni cosa apparirebbe all'uomo così com'è, infinita... 


    
Non vuoi capire che ogni Uccello che fende le vie dell’aria 
È un universo di delizie, chiuso dai tuoi cinque sensi? 


                                                           William Blake                                                                                       

Rumi

Rinuncia a qualunque idea, 
E che il tuo cuore intero sia puro 
Come la faccia di uno specchio 
Senza immagine o disegno. 
Divenuto puro da ogni immagine 
Tutte le immagini sono contenute. 
Se i colpi che ricevi ti esasperano, 
Come diventerai uno specchio limpido 
Se non sarai lucidato? 
Tutto è uno, l'onda e la perla, 
Il mare e la pietra. 
Nulla di ciò che esiste in questo mondo 
E' al di fuori di te. 
Cerca bene in te stesso 
Ciò che vuoi essere poiché sei tutto. 
La storia del mondo intero sonnecchia 
In ognuno di noi. 


                            Rumi 

Tagore 


"Una mattina ero sulla veranda della casa... il sole stava sorgendo e appariva attraverso il fogliame degli alberi che mi stavano davanti. 
A un tratto, mentre stavo osservando questo spettacolo, mi sembrò che un velo mi cadesse dagli occhi e vidi il mondo permeato da un meraviglioso splendore, con ondate di bellezza e gioia che sorgevano da ogni lato.
Questo splendore penetrò in un istante attraverso i cumuli di tristezza e di depressione che opprimevano il mio cuore e lo inondò di luce universale." 


 Rabindranath Tagore 

Aforismi di A. Einstein

E' più difficile disintegrare un pregiudizio che un atomo.

Chi non ammette l'insondabile mistero non può essere neanche uno scienziato.

La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono.

Ogni persona seriamente risoluta nella ricerca della scienza diventa convinta che nelle leggi dell'Universo si manifesta uno spirito - uno spirito di gran lunga superiore a quello dell'uomo, e uno di fronte al quale noi, con i nostri modesti poteri, dobbiamo sentirci umili.

Il vero valore di un essere umano è rivelato dalla sua capacità 
di raggiungere la liberazione da sé stesso. 

Madre Teresa Di Calcutta




Ama la vita così com’è
Amala pienamente,senza pretese;
amala quando ti amano o quando ti odiano,
amala quando nessuno ti capisce,
o quando tutti ti comprendono.
Amala quando tutti ti abbandonano,
o quando ti esaltano come un re.
Amala quando ti rubano tutto,
o quando te lo regalano.
Amala quando ha senso
o quando sembra non averlo nemmeno un pò.
Amala nella piena felicità,
o nella solitudine assoluta.
Amala quando sei forte,
o quando ti senti debole.
Amala quando hai paura,
o quando hai una montagna di coraggio.
Amala non soltanto per i grandi piaceri
e le enormi soddisfazioni;
amala anche per le piccolissime gioie.
Amala seppure non ti dà ciò che potrebbe,
amala anche se non è come la vorresti.
Amala ogni volta che nasci
ed ogni volta che stai per morire.
Ma non amare mai senza amo
re.
Non vivere mai senza vita!

Madre Teresa Di Calcutta

Walt Whitman

«Niente è mai veramente perduto, o può essere perduto,
Nessuna nascita, forma, identità, nessun oggetto del mondo.
Nessuna vita, nessuna forza, nessuna cosa visibile;
L'apparenza non deve ostacolare, né l'ambito mutato
confonderti il cervello.»

 
Walt Whitman

William Shakespeare


"Dolci sono i vantaggi all’avversità che, brutta e velenosa come il rospo,
porta tuttavia una pietra preziosa nella testa.
Questa nostra vita, esente dalla pubblica frequenza,
trova lingue negli alberi, libri nei liberi ruscelli,
prediche nelle pietre, e del bene in ogni cosa."


(William Shakespeare, A piacer vostro)

Se dovessi rivivere la mia vita ( Nadine Stair )

Se dovessi rivivere la mia vita, la prossima volta oserei fare più errori, sarei più rilassata, meno intransigente, più folle di quanto non lo sia stata questa volta. Prenderei sul serio molte meno cose. Coglierei più occasioni, viaggerei di più, scalerei più montagne e nuoterei in più fiumi. Mangerei più gelati e meno fagioli. Forse, avrei più guai; ma meno guai immaginari.
Vedete, sono una di quelle persone che è sempre stata riflessiva e sana, ora dopo ora, giorno dopo giorno. h, ho avuto i miei momenti. Se dovessi tornare a vivere, ne avrei di più. Anzi, cercherei di avere solo quelli: attimi, l'uno dopo l'altro; vivrei pensando all'oggi anzichè al domani. Sono stata una di quelle persone che non vanno mai in un posto senza portare con sè un termometro, una borsa dell'acqua calda, un impermeabile e un paracadute. Se rivivessi, viaggerei più leggera.
Se rivivessi, comincerei a girare scalza dall'inizio della primavera fino ad autunno inoltrato. Andrei a più balli, cavalcherei più cavalli da giostra, raccoglierei più margherite....


Nadine Stair, 85 anni
Louisville, Kentucky

Blaise Pascal


Tutta l' infelicità degli uomini
proviene da una cosa sola:
dal non saper restare tranquilli
in una camera.

**

L'ultimo passo della ragione
è riconoscere
che c'è un'infinità di cose che la sorpassano.


Blaise Pascal

Questa è la mia migliore occasione ( Soen Ozeki )



Questa è la mia migliore occasione.
Ogni giorno della mia vita è allenamento.
Allenamento per me stesso.
Anche se il fallimento è possibile.
Vivendo ogni momento.
Uguale verso ogni cosa.
Pronto per ogni evenienza.
Io sono vivo. Io sono questo momento.
Il mio futuro è qui ed ora.
Per cui se non posso provare oggi
Dove e quando lo farò?

Soen Ozeki

Silenzi ( Lalla Romano )

Silenzi


D’estate, nel silenzio dei meriggi,

sopra la terra esausta ed assopita,

incombe il peso d’una enorme assenza.


Ma dai grandi silenzi dell’inverno,

sopra la terra rispogliata e nuda,

infinita certezza si disserra.


Tutto perdemmo: fu sprecato il tempo

sì breve del fiorire, ma ora il cielo,

non più velato dalle foglie, immenso,


di luce inonda gli orizzonti, e nulla

fuorché il cielo è vivente sulla terra,

una più vera vita è in questa morte.


Lalla Romano, 1930

I gigli dei campi e gli uccelli del cielo ( S. Kierkegaard )

"Il giglio e l'uccello, i gioiosi maestri di gioia, sono la gioia stessa perché sono incondizionatamente gioiosi. Colui infatti la cui gioia dipende da determinate condizioni non è la gioia stessa, la sua gioia è nelle condizioni, è condizionata da esse. [...] Ma il loro insegnamento di gioia, che di nuovo la loro vita esprime, è con grande brevità il seguente: c'è un oggi che è - sì, un'enfasi infinita cade in questo è. C'è un oggi e non c'è nessuna, proprio nessuna preoccupazione per il domani, o per il giorno seguente. Non è leggerezza quella del giglio e dell'uccello, è invece la gioia del silenzio e dell'obbedienza. Perché quando tu taci nel silenzio solenne, quale è in natura, non esiste domani; e quando tu obbedisci, come obbedisce il creato, non c'è il domani, quel giorno maledetto, l'invenzione della chiacchiera e della disobbedienza. [...] Che cos'è la gioia, che cos'è essere gioiosi? È essere davvero presenti a se stessi. Ma l'essere davvero presenti a se stessi è questo «oggi», è essere oggi, essere davvero oggi".
S. Kierkegaard

Consapevolezza dentro e fuori ( Paulo Coelho )



"Un mercante, una volta, mandò il figlio ad apprendere il segreto della felicità dal più saggio di tutti gli uomini. Il ragazzo vagò per quaranta giorni nel deserto, finché giunse a un meraviglioso castello in cima a una montagna. Là viveva il Saggio che il ragazzo cercava.
Invece di trovare un sant'uomo, però, il nostro eroe entrò in una sala dove regnava un'attività frenetica: mercanti che entravano e uscivano, ovunque gruppetti che parlavano, una orchestrina che suonava dolci melodie. E c'era una tavola imbandita con i più deliziosi piatti di quella regione del mondo. Il Saggio parlava con tutti, e il ragazzo dovette attendere due ore prima che arrivasse il suo turno per essere ricevuto.
Il Saggio ascoltò attentamente il motivo della visita, ma disse al ragazzo che in quel momento non aveva tempo per spiegargli il segreto della felicità. Gli suggerì di fare un giro per il palazzo e di tornare dopo due ore.
Nel frattempo, voglio chiederti un favore, concluse il Saggio, consegnandogli un cucchiaino da tè su cui versò due gocce d'olio. Mentre cammini, porta questo cucchiaino senza versare l'olio.
Il ragazzo cominciò a salire e scendere le scalinate del palazzo, sempre tenendo gli occhi fissi sul cucchiaino. In capo a due ore, ritornò al cospetto del Saggio.
Allora, gli domandò questi, hai visto gli arazzi della Persia che si trovano nella mia sala da pranzo? Hai visto i giardini che il Maestro dei Giardinieri ha impiegato dieci anni a creare? Hai notato le belle pergamene della mia biblioteca?'
Il ragazzo, vergognandosi, confessò di non avere visto niente. La sua unica preoccupazione era stata quella di non versare le gocce d'olio che il Saggio gli aveva affidato.
Ebbene, allora torna indietro e guarda le meraviglie del mio mondo, disse il Saggio. Non puoi fidarti di un uomo se non conosci la sua casa.
Tranquillizzato, il ragazzo prese il cucchiaino e di nuovo si mise a passeggiare per il palazzo, questa volta osservando tutte le opere d'arte appese al soffitto e alle pareti. Notò i giardini, le montagne circostanti, la delicatezza dei fiori, la raffinatezza con cui ogni opera d'arte disposta al proprio posto. Di ritorno al cospetto del Saggio, riferì particolareggiatamente su tutto quello che aveva visto.
Ma dove sono le due gocce d'olio che ti ho affidato? domandò il Saggio.
Guardando il cucchiaino, il ragazzo si accorse di averle versate.
Ebbene, questo è l'unico consiglio che ho da darti, concluse il più Saggio dei saggi.
Il segreto della felicità consiste nel guardare tutte le meraviglie del mondo senza dimenticare le due gocce d'olio nel cucchiaino".


Paulo Coelho

Felicità ( Hermann Hesse )

Felicità

Fin quando dai la caccia alla felicità,
non sei maturo per essere felice,
anche se quello che più ami è già tuo.

Fin quando ti lamenti del perduto
ed hai solo mete e nessuna quiete,
non conosci ancora cos'è pace.

Solo quando rinunci ad ogni desiderio
e non conosci né meta né brama
e non chiami per nome la felicità,

Allora le onde dell'accadere non ti raggiungono più
e il tuo cuore e la tua anima hanno pace.


Hermann Hesse

Sono consapevole ( Emily Dickinson )


Sono consapevole nella mia stanza
Di un amico senza forma -
La posizione non lo mostra -
Né lo conferma - la parola -

Né il posto - è necessario che gliene dia uno? -
È più gentile
Un’intuizione accogliente
Della sua compagnia

Presenza - è la sua libertà più grande -
Non c'è suono
Da lui a me - da me a lui -
Che ci tolga integrità -

Stancarsene sarebbe più strano
Che per un atomo -
Trovare monotona
La vasta compagnia del cielo -

Né so se visita altri -
Se rimane - o no -
Ma l’istinto lo sente come
Immortalità.


Emily Dickinson

T,S.Eliot

“Il fine di tutto il nostro esplorare
Sarà di giungere al punto da cui siamo partiti
E di conoscere il luogo per la prima volta.
..
Eppure la concatenazione del passato e del futuro
Intessuti nella debolezza
Del corpo che cambia
Protegge l’umanità dal cielo e dalla dannazione
Che la carne non può sopportare.
Il tempo passato e il tempo futuro
Non permettono che poca consapevolezza.
Essere consapevole è non essere nel tempo
Ma solo nel tempo il momento nel giardino
Delle rose,
Il momento sotto la pergola dove la pioggia
Batteva
Il momento nella chiesa piena di correnti d’aria
All’ora che il fumo ristagna,
Possono essere ricordati, mischiati al passato
E al futuro.

Solo col tempo si riconquista il tempo.”

T,S.Eliot

Ode al presente ( P. Neruda)

Ode al presente
Questo
Presente
liscio
come una tavola,
fresco,
quest'ora,
questo giorno
terso
come una coppa nuova
- del passato
non c'è una sola
ragnatela –
tocchiamo
con le dita
il presente,
ne scolpiamo
il profilo,
ne guidiamo
il germe,
è vivente,
vivo,
non ha nulla
dello ieri irrimediabile,
del passato perduto,
è nostra
creatura,
sta crescendo
in questo
momento, sta trasportando
sabbia, sta mangiando
nelle nostre mani,
prendilo,
non lasciarlo scivolare,
che non sfumi in sogni
o in parole,
afferralo,
trattienilo
e dagli ordini
finché non ti obbedisca,
fanne strada,
campana,
macchina,
bacio, libro,
carezza,
taglia la sua deliziosa
fragranza di legname
e con essa
fatti una sedia,
intrecciane
lo schienale,
provala,
o anche
una scala!

Sì,
una scala,
Sali
nel presente.
gradino
dopo gradino,
fermi
i piedi sopra il legno
del presente,
verso l'alto,
verso l'alto,
non molto in alto,
soltanto
fin dove tu possa
riparare
le grondaie
del tetto,
non molto in alto,
non andartene in cielo,
raggiungi
le mele,
non le nuvole,
quelle
lasciale
andare per il cielo, andare
verso il passato.
Tu
Sei
il tuo presente,
la tua mela:
prendila
dal tuo albero,
innalzala
nella tua
mano,
brilla
come una stella,
toccala,
addentala e incamminati
fischiettando per strada.


Pablo Neruda

Rainer Maria Rilke


Sii paziente verso tutto ciò che è irrisolto nel tuo cuore
e cerca di amare le domande,
che sono simili a stanze chiuse a chiave
e a libri scritti in una lingua straniera.
Non cercare ora le risposte che possono esserti date
poiché non saresti capace di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa.
Vivere le domande ora.
Forse ti sarà dato, senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano giorno in cui avrai la risposta.



Rainer Maria Rilke

J.G. Krishnamurti

Fermati, amico:
del celato profumo della vita
ti voglio dire.
La vita non ha filosofie,
né sottili sistemi di pensiero.
La vita non ha religioni,
né adorazione in santuari profondi.
La vita non ha dèi
né fardello di misteri paurosi.
La vita non ha dimora,
né lo strazio del decadimento estremo.
La vita non ha piacere, né sofferenza,
né la corruzione dell’amore bramoso.
La vita non ha né bene né male.
Né la punizione oscura del peccato impudente.
La vita non dà agio,
non posa nel cerchio dell’oblio.
La vita non è spirito o materia,
non è la divisione crudele
fra azione e inazione.
La vita non ha morte,
non ha il vuoto della solitudine
nell’ombra del tempio.
Libero è l’uomo
che vive nell’eterno,
poiché la vita è.


.J.G., Krishnamurti

Qualunque movimento in qualunque direzione, vi allontana da "quello". 

**
                                                               
Potete osservare una cosa detta 'io'? Sfugge. Osservatelo ora e ditemi. Come lo guardate? E cos'è la cosa che sta guardando ciò che chiamate 'io'? Ecco il nocciolo della questione: quello che sta guardando ciò che chiamate 'io' è ...l''io'. Sta creando un'illusoria divisione di se stesso, in soggetto e oggetto, ed è grazie a questa divisione che continua. ...Ed è interessato solo a continuare così… Finché vorrete capire questo 'io' o cambiarlo in qualcosa di spirituale, o santo… continuerà. 
Se lo lasciate in pace, non c'è più, se n'è andato. 

                                                                   U.G. Krishnamurti 

Fernando Pessoa

Non sto pensando a niente,
e questa cosa centrale,
che a sua volta non è niente,
mi è gradita come l'aria notturna,
fresca in confronto all'estate calda del giorno.
Che bello, non sto pensando a niente!
Non pensare a niente è avere l'anima propria e intera.
Non pensare a niente è vivere intimamente
il flusso e riflusso della vita...

Non sto pensando a niente.
E' come se mi fossi appoggiato male.
Un dolore nella schiena o sul fianco,
un sapore amaro nella bocca
della mia anima: perché, in fin dei conti,
non sto pensando a niente,
ma proprio a niente,
a niente...


Fernando Pessoa

domenica 29 agosto 2010

Wu wei


« Cosa hanno fatto dunque questi individui per generare in se' il processo liberatore?
Per quanto ho potuto vedere, essi non hanno fatto nulla, ma hanno lasciato fare (geschehenlassen), poiche', come il Maestro Lù Tzu insegna, la luce ruota per legge propria, se non s'interrompe il suo stato consueto.
Il lasciar fare, l'azione nell'inazione, l'abbandonarsi del Maestro Eckart e' stata per me la chiave con cui son riuscito ad aprir la porta di quella via in cui: 'bisogna esser capaci di lasciar fare all'anima'.



C. G. Jung, « Commentery on *The Secret of the Golden Flower* »
coll. Works vol. 13. § 20-23
trad.it. in R. Wilhelm e C.G.Jung, Il mistero del fiore d'oro. Bari, Laterza,