venerdì 7 marzo 2008

Non è la morte

Quando la morte bussò alla mia porta
la pregai in ginocchio di non entrare,
ma lei entrò, senza esitare.
altre volte io venni in questa casa
- disse - e sempre mi accogliesti.
Venni vestita di verde,
cosparsi di fiori il tuo glicine,
profumai il tuo giardino, lo bagnai di rugiada,
mi chiamasti natura.
Venni vestita di bianco,
feci brillare i tuoi occhi,
sorridere tua moglie e i tuoi figli,
mi chiamasti letizia.
Venni vestita di rosso,
tremò il tuo cuore, pregasti,
qualcuno andò via, altri ti dissero
parole buone, mi chiamasti dolore.
Venni di luce vestita
e ti sentisti più vivo, più vero,
ti sembrò ogni cosa più cara,
mi chiamasti amore.
Ora, perchè mi vedi di nero vestita
credi che io spezzi, interrompa,
mi credi nemica di ciò che tu ami.
no, non guardare il vestito.
Non parlai, lei prese per mano
la mia sposa e si avviò.
allora gridai - qual è il tuo nome?
-rispose la morte di nero vestita:
- il mio nome è uno solo, sono la vita."
Italo Nostromo

Non è la morte

Non è la morte distruttiva:
senza morte non potrebbe rinascere
il gioco creativo della vita.

L’originaria energia gioiosa
scompone e ricompone ogni cellula
per poter di nuovo generare .

Non è la morte distruttiva;
mortifera è la forza distruttiva
di folle controllo del gioco vitale.

Sentimento strozzato sul nascere,
infinita ira vendicativa,
una frattura atroce distrugge il cuore.

Non la morte è fuori
dal gioco creativo
di connessione vitale.

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