venerdì 11 luglio 2008

L'attore, lo spettatore, il testimone

"Un giorno (era più o meno il 1963) abbiamo detto di no a tutto questo. La partecipazione attiva degli spettatori non è possibile in queste condizioni…
se cerchiamo la partecipazione attiva degli spettatori siamo condannati o a violarli, a opprimerli, oppure gli spettatori stessi sono ben contenti di recitare come clown…
In quel momento credo che tutti gli spettatori hanno partecipato direttamente ...

quello che hanno voluto fare è essere testimoni, non dimenticare nessun particolare, per poter dare la loro
testimonianza.
Questa presenza è stata veramente totale… "
Jerzy Grotowski, Il teatro è una tigre che ci assale, brani raccolti da Franco Quadri, in "Sipario", n. 284, 1969, p. 17 su http://www.elfland.it/
.
.
.

L’attore, agendo, è nel presente
ma, se occupa tutta la scena,
inebriato di protagonismo,
vive la maschera della vita.

Lo spettatore, guardando, è fuori
e partecipando dall’esterno ai tempi della vita,
ripercorre il dramma della maschera
di essere presente essendo altrove.

Il testimone, totalmente presente,
con consapevolezza che amplia la scena,
oltre il dramma dell’attore,
oltre lo schermo dello spettatore,
nel vivente vede, testimone, sé stesso.
.
.
.

Nessun commento: