martedì 31 agosto 2010

Ode al presente ( P. Neruda)

Ode al presente
Questo
Presente
liscio
come una tavola,
fresco,
quest'ora,
questo giorno
terso
come una coppa nuova
- del passato
non c'è una sola
ragnatela –
tocchiamo
con le dita
il presente,
ne scolpiamo
il profilo,
ne guidiamo
il germe,
è vivente,
vivo,
non ha nulla
dello ieri irrimediabile,
del passato perduto,
è nostra
creatura,
sta crescendo
in questo
momento, sta trasportando
sabbia, sta mangiando
nelle nostre mani,
prendilo,
non lasciarlo scivolare,
che non sfumi in sogni
o in parole,
afferralo,
trattienilo
e dagli ordini
finché non ti obbedisca,
fanne strada,
campana,
macchina,
bacio, libro,
carezza,
taglia la sua deliziosa
fragranza di legname
e con essa
fatti una sedia,
intrecciane
lo schienale,
provala,
o anche
una scala!

Sì,
una scala,
Sali
nel presente.
gradino
dopo gradino,
fermi
i piedi sopra il legno
del presente,
verso l'alto,
verso l'alto,
non molto in alto,
soltanto
fin dove tu possa
riparare
le grondaie
del tetto,
non molto in alto,
non andartene in cielo,
raggiungi
le mele,
non le nuvole,
quelle
lasciale
andare per il cielo, andare
verso il passato.
Tu
Sei
il tuo presente,
la tua mela:
prendila
dal tuo albero,
innalzala
nella tua
mano,
brilla
come una stella,
toccala,
addentala e incamminati
fischiettando per strada.


Pablo Neruda

Rainer Maria Rilke


Sii paziente verso tutto ciò che è irrisolto nel tuo cuore
e cerca di amare le domande,
che sono simili a stanze chiuse a chiave
e a libri scritti in una lingua straniera.
Non cercare ora le risposte che possono esserti date
poiché non saresti capace di convivere con esse.
E il punto è vivere ogni cosa.
Vivere le domande ora.
Forse ti sarà dato, senza che tu te ne accorga,
di vivere fino al lontano giorno in cui avrai la risposta.



Rainer Maria Rilke

J.G. Krishnamurti

Fermati, amico:
del celato profumo della vita
ti voglio dire.
La vita non ha filosofie,
né sottili sistemi di pensiero.
La vita non ha religioni,
né adorazione in santuari profondi.
La vita non ha dèi
né fardello di misteri paurosi.
La vita non ha dimora,
né lo strazio del decadimento estremo.
La vita non ha piacere, né sofferenza,
né la corruzione dell’amore bramoso.
La vita non ha né bene né male.
Né la punizione oscura del peccato impudente.
La vita non dà agio,
non posa nel cerchio dell’oblio.
La vita non è spirito o materia,
non è la divisione crudele
fra azione e inazione.
La vita non ha morte,
non ha il vuoto della solitudine
nell’ombra del tempio.
Libero è l’uomo
che vive nell’eterno,
poiché la vita è.


.J.G., Krishnamurti

Qualunque movimento in qualunque direzione, vi allontana da "quello". 

**
                                                               
Potete osservare una cosa detta 'io'? Sfugge. Osservatelo ora e ditemi. Come lo guardate? E cos'è la cosa che sta guardando ciò che chiamate 'io'? Ecco il nocciolo della questione: quello che sta guardando ciò che chiamate 'io' è ...l''io'. Sta creando un'illusoria divisione di se stesso, in soggetto e oggetto, ed è grazie a questa divisione che continua. ...Ed è interessato solo a continuare così… Finché vorrete capire questo 'io' o cambiarlo in qualcosa di spirituale, o santo… continuerà. 
Se lo lasciate in pace, non c'è più, se n'è andato. 

                                                                   U.G. Krishnamurti 

Fernando Pessoa

Non sto pensando a niente,
e questa cosa centrale,
che a sua volta non è niente,
mi è gradita come l'aria notturna,
fresca in confronto all'estate calda del giorno.
Che bello, non sto pensando a niente!
Non pensare a niente è avere l'anima propria e intera.
Non pensare a niente è vivere intimamente
il flusso e riflusso della vita...

Non sto pensando a niente.
E' come se mi fossi appoggiato male.
Un dolore nella schiena o sul fianco,
un sapore amaro nella bocca
della mia anima: perché, in fin dei conti,
non sto pensando a niente,
ma proprio a niente,
a niente...


Fernando Pessoa

domenica 29 agosto 2010

Wu wei


« Cosa hanno fatto dunque questi individui per generare in se' il processo liberatore?
Per quanto ho potuto vedere, essi non hanno fatto nulla, ma hanno lasciato fare (geschehenlassen), poiche', come il Maestro Lù Tzu insegna, la luce ruota per legge propria, se non s'interrompe il suo stato consueto.
Il lasciar fare, l'azione nell'inazione, l'abbandonarsi del Maestro Eckart e' stata per me la chiave con cui son riuscito ad aprir la porta di quella via in cui: 'bisogna esser capaci di lasciar fare all'anima'.



C. G. Jung, « Commentery on *The Secret of the Golden Flower* »
coll. Works vol. 13. § 20-23
trad.it. in R. Wilhelm e C.G.Jung, Il mistero del fiore d'oro. Bari, Laterza,

lunedì 26 aprile 2010

la verità

La ricerca affannosa
trova pace
quando, infine, comprende
La verità è tutta
qui, ora
- e non potrebbe essere diversamente-
Puoi cogliere solo
tutta la verità
che puoi sopportare
- e non potrebbe essere diversamente.

domenica 10 gennaio 2010

Non puoi impedire ai pensieri..

Non puoi impedire ai pensieri di tornare continuamente a ridisegnare il tuo piccolo mondo.
Puoi , però, osservare sempre di nuovo e stupirti della potenza di questa grande magia.